Prodotti chimici aventi la funzione di modificare la tensione superficiale tra il bitume e gli aggregati, riducendone l’angolo di contatto. Favoriscono una integrale e duratura adesione della pellicola di bitume sulla superficie degli aggregati, aumentano la bagnabilità del bitume e la resistenza allo stripping, migliorano la durabilità delle miscele bituminose, conferiscono alla pavimentazione stradale una maggiore resistenza all’invecchiamento e garantiscono una maggiore flessibilità d’uso al conglomerato bituminoso alle basse temperature, in presenza di umidità e a lunga distanza dal cantiere di confezionamento.
La durata di una pavimentazione stradale è strettamente dipendente dall’adesione tra il bitume e
gli aggregati; una buona adesione legante-aggregato è il risultato della capacità del bitume di resistere a stress statici e dinamici causati dal traffico ed agli attacchi degli agenti atmosferici quali
aria (ossigeno), luce e soprattutto acqua. La coesione del bitume e l’adesione tra lo stesso e gli aggregati sono tra le proprietà chiave che caratterizzano la resistenza di un conglomerato
bituminoso nel tempo sotto l’effetto del traffico veicolare. Mentre la coesione del bitume è una proprietà intrinseca di tale materiale e viene verificata grazie a numerose prove ampiamente
collaudate, l’adesione tra il legante e gli inerti, invece, si rivela più difficile da garantire, nonché un fenomeno più complesso da indagare.
Il 95% di un conglomerato bituminoso destinato a realizzare una pavimentazione stradale, è costituito da una miscela di “aggregati lapidei” con una determinata curva granulometrica; la scelta
degli aggregati dipende dai requisiti tecnici che si vogliono raggiungere in relazione alle
caratteristiche del risultato finale. Chimicamente possono essere acidi o basici, attraggono cioè
cariche negative o positive rispettivamente.